Chi è l'insegnante di sostegno

L’insegnante di sostegno, problematiche e competenze

Bisogna avere la forza di cambiare le cose, e non sentirsi limitati, lamentarsi serve a poco, confrontarsi serve a tutti. Ma soprattutto non serve finire nel circolo dei supereroi “il mio compito è mediare, aiutare gli altri insegnanti che hanno da fare con tutta la classe…ecc.”.

Il consiglio di classe NON è sovrano alle leggi che sono molto chiare, la programmazione è un dovere di tutto il consiglio di classe in quanto singoli docenti sono responsabili per la loro disciplina di appartenenza, la nostra disciplina è l’integrazione scolastica e non una somma di discipline che non siamo autorizzati ad insegnare, NON facciamo ripetizioni! Adattiamo gli obiettivi (e non sempre i materiali) in base alle esigenze specifiche, a quelle difficoltà di apprendimento.

Non è ammissibile utilizzare schede e libri delle elementari se l’alunno frequenta la scuola media o la superiore, anche per i medio-gravi i libri di testo hanno uno scopo preciso di integrazione. Sta a noi ridurre, semplificare ed estrarre i contenuti adeguati alle reali abilità/potenzialità in essere. Ridurre e semplificare i testi scolastici agli alunni che seguono gli obiettivi minimi è un lavoro certo di precisione, ma anche molto veloce, se per es. si utilizza uno schema colori per sottolineare i libri con gli evidenziatori.

Inoltre, non ha senso fare un PEI dove sono previsit gli obiettivi minimi se poi utilizziamo altri testi ! Le risorse a nostra disposizione sono tante, a cominciare dalle famose mappe concettuali che possono ridurre un testo anche solo con immagini accompagnate da semplici didascalie, ai software gratuiti ecc.

La competenza si acquisisce con lo studio, molto studio, e poi con il confronto, non basta l’esperienza come affermano molti. Le leggi bisogna studiarle, dalla vecchissima legge quadro 104/92 a tutte le Ordinanze e Circolari Ministeriali, che dicono chiaramente che la programmazione spetta a tutti i docenti.

Quali competenze

Le competenze dell’insegnante di Sostegno ed Integrazione Scolastica si possono individuare nelle seguenti quattro aree:

- riconoscere i bisogni educativi speciali;
- costruire progettualità individualizzate in funzione del progetto di vita;
- saper applicare efficaci strategie in ambito cognitivo e relazionale;
- coordinare le attività per l’Integrazione Scolastica

Prima di tutto c’è la Normativa del 2009 per le modalità dell’Integrazione Scolastica emanata con prot. n.Prot.n. 4274: http://www.istruzione.it/web/istruzione/prot4274_09

Poi, qui di seguito, un memo delle procedure:

L’insegnante di Sostegno ed Integrazione scolastica ad inizio anno scolastico attuerà una “osservazione partecipata” rilevando tramite una griglia, anche tramite il sociogramma di Moreno, il livello di integrazione degli alunni nella classe.
Successivamente l’insegnante di Sostegno provvederà a compilare una griglia valutativa iniziale delle procedure di apprendimento dell’allievo diversamente abile (analisi dei processi di apprendimento: come apprende con quali strumenti e strategie).
Infine, l’insegnante di Sostegno si confronterà con ciascun insegnante curricolare per personalizzare il piano di lavoro, compatibilmente con le capacità dell’alunno e con la programmazione dell’attività didattica della classe in cui è inserito.

L’insegnante di Sostegno, inoltre, organizza e coordina gli incontri con tutti i soggetti coinvolti:
famiglia
consiglio di classe
équipe di riferimento (servizi socio-sanitari, specialisti privati ecc.)
o assistenti sociali (se coinvolti)

Tutte le informazioni raccolte da questi colloqui sono verbalizzate ed inserite nel fascicolo personale dello studente a cura dell’insegnante di Sostegno.
L’orientamento sul tipo di percorso formativo dell’alunno diversamente abile e la distribuzione oraria per disciplina delle ore di sostegno, deve essere attuata tenendo conto dell’Area disciplinare e delle competenze del docente di Sostegno (da ciò si evince che non si può obbligare l’insegnante di sostegno ad intervenire in aree disciplinari lontane dal suo percorso di studi, per es. una lingua straniera non conosciuta).
Subito dopo il Consiglio di Classe, l’insegnante di sostegno:

1. concorda con ciascun docente curricolare i contenuti del progetto per la relativa disciplina o per gruppi di discipline
2. redige inoltre il modulo “Piano Educativo Individualizzato” (P.E.I.) in cui vengono esplicitati:
- gli obiettivi educativi a lungo termine;
- gli obiettivi didattici;
- i contenuti;
- i metodi e gli strumenti utilizzati;
- il ruolo dell’educatore o dell’assistente ad personam;
- le modalità di verifica;
- i criteri di valutazione.

La versione definitiva del P.E.I. viene preparata per la riunione del successivo Consiglio di Classe che la approva e la sottoscrive.
Il P.E.I. originale è inserito nel fascicolo personale dello studente e una copia è consegnata alla famiglia. Copie del documento vengono trasmesse all’équipe di riferimento e al Servizio Assistenza alla Persona, nel caso in cui l’alunno sia affiancato da un assistente ad personam.
Durante tutto l’anno scolastico l’insegnante di Sostegno prende accordi con ciascun insegnante curricolare relativamente alle attività da proporre, alle modalità organizzative e alla funzione del singolo docente per ogni ora di compresenza.
Concorda inoltre le modalità di proseguimento del lavoro nelle ore della disciplina in cui egli non è presente.
Ogni insegnante curricolare si accorda con l’insegnante di sostegno e segue le linee educative proposte dall’insegnante di Sostegno e garantisce all’alunno certificato una proposta didattica che rispetti le indicazioni del P.E.I. e gli accordi presi.
L’attività didattica con l’alunno può essere svolta in un luogo diverso da quello del resto della classe per rispondere ad esigenze particolari, compatibilmente con quanto previsto e deciso nel P.E.I.

Modalità di verifica alunno diversamente abile
Le modalità di verifica e i criteri di valutazione sono previsti dal P.E.I e relativi ad obiettivi che possono essere differenziati ma equipollenti ai livelli previsti dai programmi ministeriali o alternativi e riferiti unicamente al percorso individualizzato.
La valutazione si differenzia in relazione al percorso didattico svolto e agli obiettivi raggiunti dall’alunno in situazione di handicap.

Verifica in itinere
Le scelte adottate sono sottoposte a continua verifica: ciascun insegnante, curricolari o di sostegno, presta attenzione ai feedback che riceve dall’alunno e dai colleghi giornalmente, dalla famiglia e dall’équipe periodicamente.
Momenti specifici di verifica del percorso sono previsti dalla programmazione didattico-educativa e sono verbalizzati nel fascicolo personale dello studente.

Verifica finale del percorso dell’alunno diversamente abile
Al termine di ogni anno scolastico, l’insegnante di sostegno redige, in collaborazione con il Consiglio di Classe, una relazione finale in cui, sulla base del P.E.I., descrive i criteri secondo cui si è svolto il percorso didattico ed esprime una valutazione globale. Tale relazione è successivamente inserita nel fascicolo personale dello studente.

NORMATIVA PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA: http://www.sostegno.blogscuola.it/?p=1811

* DIRITTO D’AUTORE *

La riproduzione e la diffusione di materiale contenuto in questo blog si rende disponibile solo per fini didattici. Lo scopo di questo blog è quello di agevolare il lavoro degli insegnanti di sostegno non specializzati, di attualizzare le procedure specialistiche degli insegnanti con formazione precedente all’anno 2002 e di condividere esperienze con insegnanti, genitori e specialisti del settore.

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